Usuario invitado
15 de octubre de 2024
Ho avuto il piacere di soggiornare insieme alla mia famiglia presso il Park Hotel Val di Monte per festeggiare l'83esimo compleanno di mia nonna e non posso che esprimere la mia piena soddisfazione. Fin dal momento dell'arrivo, l'accoglienza è stata calorosa e professionale, facendoci subito sentire a casa. Il personale della reception è stato sempre disponibile a fornire informazioni e consigli utili su cosa visitare nei dintorni. La stanza era perfettamente pulita e curata nei minimi dettagli. Il letto era comodo, con cuscini soffici che garantivano un riposo ottimale, la vista dalla finestra era mozzafiato e aggiungeva un tocco speciale all’esperienza. Il servizio in generale è stato eccellente, la colazione a buffet era ricca e di qualità, con una vasta selezione di prodotti freschi, tra cui frutta, dolci e piatti caldi. Anche il ristorante dell'hotel ha superato le aspettative: piatti deliziosi e presentati con cura. Purtroppo non dimenticherò mai quella sera al ristorante, quando la serata si trasformò da un momento di relax in un episodio da brivido. Eravamo a cena con la mia famiglia per festeggiare il compleanno di mia nonna, e tutto procedeva serenamente tra risate, brindisi e piatti deliziosi. Ad un certo punto, però, è successo l’impensabile: mia nonna, mentre mangiava un boccone di carne, ha iniziato a tossire violentemente. Nel giro di pochi secondi, il suo volto è diventato paonazzo, e ci siamo accorti che stava soffocando. Nel panico generale, non sapevamo cosa fare: eravamo immobilizzati dal terrore. Ed è stato proprio in quel momento che Eleonora, la nostra cameriera, ha reagito con una prontezza incredibile. Non ha esitato un secondo: è corsa verso mia nonna, ha delicatamente ma con decisione afferrato la sedia e l’ha aiutata ad alzarsi, posizionandosi dietro di lei. Senza perder tempo, ha eseguito alla perfezione la manovra di Heimlich, come se l’avesse fatto centinaia di volte. Con un movimento deciso, ha compresso il diaframma di mia nonna e, dopo un paio di tentativi, il boccone è finalmente uscito, lasciando tutti noi con un enorme sospiro di sollievo. Mia nonna ha ripreso a respirare e si è seduta di nuovo, visibilmente scossa ma in salvo. L'intero ristorante, che fino a quel momento era silenzioso per la tensione, è scoppiato in un applauso spontaneo. Eleonora si è limitata a sorridere con modestia, minimizzando il suo gesto come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ma per noi, quel suo intervento tempestivo e sicuro ha fatto tutta la differenza: ha salvato la vita di mia nonna. Più tardi, le abbiamo chiesto come avesse imparato a fare la manovra di Heimlich con tanta sicurezza. Con un sorriso, ci ha spiegato di aver seguito un corso di primo soccorso per passione e perché, nel suo lavoro, voleva essere pronta a ogni evenienza. La sua umiltà e il suo altruismo ci hanno colpiti ancora di più. Quella sera non abbiamo solo gustato una cena deliziosa, ma abbiamo anche assistito a un vero atto di eroismo. Eleonora non
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